ASD Rollershow è il club campione nazionale



2020, un anno che passerà alla storia, e che fra millenni gli alunni studieranno a scuola.

Nel nostro piccolo il 2020 resterà anche nella nostra storia, come l'anno della resilenza, e della vittoria a medagliere delle finali nazionali AICS di Misano Adriatico, l'unica gara di campionato nazionale che sia stata messa in piedi nel mondo freestyle.

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Non siamo nuovi ad exploit del genere; nel 2016 fummo campioni della rassegna nazionale AICS che giocammo in casa Peschiera del Garda, e nel contempo fummo campioni FISR di downhill, come anche nel 2017. Per non parlare del risultato di un oro ed un argento vinti da un nostro tesserato ai campionati del mondo assoluti di discesa.
Però questo di quest'anno è un titolo forte, che ha dimostrato che mentre tutti cadevano Rollershow rimaneva in piedi... Anzi: questa estate, quella del post-lockdown è stata quella più produttiva di attività ed eventi di altre. Così, mentre la maggioranza delle scuole di pattinaggio del paese chiudeva i battenti salutando tutti a settembre, o facendo solo allenamenti a porte chiuse, noi abbiamo:


1) Continuato con i normali allenamenti, ed anzi aumentato le offerte settimanali, cambiando spesso location e situazioni.


2) intensificato gli allenamenti in vista di Misano.


3) organizzato un campus estivo di grande successo in montagna (aumentando di un giorno l'offerta classica dei campus delle altre annate).


4) organizzato il giro delle mura di Peschiera sui surf a remi (SUP) riservato ai nostri soci, e con le nostre tavole.


5) organizzato lo spettacolare "patti-pelle-green-aggio" di cui vi si invita a vedere lo stupendo documentario video, qui.


6) organizzato e giocato una partita di hockey inline, contro i Falchi di Bosco Chiesanuova nel loro immenso palaghiaccio, aprendo una nuova amicizia e collaborazione con questo grande club.


7) Partecipato ai campionati Nazionali di Misano Adriatico AICS... vincendoli.


8) organizzato tantissime gite "urban skate" a Verona in notturna, insieme ad un gruppo locale, per visitare la città e fare un giro di almeno 15km ogni volta, attività che è stata adorata dai nostri ragazzi (sul nostro blog c'è un articolo).

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Perché tanto darsi da fare, proprio nell'anno più difficile di tutti?
Quella di ASD Rollershow è una missione: "siamo in missione per conto di Dio!" direbbero i Blues Brothers, ed è la stessa cosa che dice il nostro direttivo.
Proprio nell'anno schifoso, in cui tutti, a cominciare dalle istituzioni, hanno abbandonato i ragazzi al loro destino, segregandoli in una prigione virtuale dalle future conseguenze psicologiche che ancora non possiamo immaginare, noi di Rollershow, abbiamo a cuore più loro, i ragazzi, che noi stessi, e chissenefrega se a organizzare le cose ti passa la voglia, a causa di uno stato pavido e scarica-barile, che mette la responsabilità di qualsiasi starnuto sulle spalle dei presidenti del mondo sportivo dilettantistico. "cor-agire", agire col cuore; questa l'etimologia della parola CORAGGIO... e ce ne vuole tanto di coraggio, per fare quello che abbiamo fatto, perchè se ragioni con l'ego, o con la mente invece che col cuore, le cose non le fai più, perché lo stato ha fatto di tutto per annichilire lo sport italiano, ed in grande parte ci è riuscito... tranne che qui da noi, dove vi è gente di cuore!


...E così adesso siamo anche a medagliere i campioni, dell'unico campionato nazionale che il mondo freestyle abbia messo in campo  in questo assurdo anno 2020, un anno in cui Il Covid ha ucciso lo sport:
ovunque gli atleti si sono adagiati all'ozio dopo i 3 mesi di divano forzato, i dirigenti e allenatori hanno tirato i remi in barca per paura di avere troppe responsabilità e adempimenti, i gestori delle palestre e impianti hanno chiuso i battenti, le federazioni per gli stessi motivi hanno rinunciato ad indire i campionati.
Insomma tutto morto o quasi.
Molto triste tutto questo.

In mezzo a questo cataclisma c'è di buono che la situazione apocalittica ha dimostrato l'inossidabile solidità del nostro club. 

Anche su Garda c’è stato il covid e tutte le difficoltà a lui annesse, ma qui, le si sono prese in mano e superate con coraggio e determinazione, portando 15 atleti con una preparazione adeguata ad una finale nazionale, (nonostante il poco preavviso).
Tanta preparazione in tempo di covid non era poi così necessaria, tutto sommato bastava esserci, ma almeno così torniamo a casa campioni.
Sicuramente campioni nell'arte di sapersi organizzare, reinventare e risollevarsi dalle calamità.

Insomma campioni di #resilienza

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